

Prende la parola Dusan Vlahovic al termine del Mondiale della sua Serbia. Non uno sfogo come quello di qualche giorno fa (causa gossip), ma un punto sulla situazione tra condizione fisica e terremoto Juventus. Ecco le dichiarazioni in zona mista dell’attaccante, riportate dalla Gazzetta dello Sport: “Dimissioni Agnelli? Vediamo ora quando torno in Italia, non ho capito bene che cosa sia successo. Mi ha fatto grandissimo piacere avere lui come presidente”.
CHAT SQUADRA – “No, non ne abbiamo parlato. Preoccupazioni? Io sono un calciatore, sono concentrato sul campo”.
CHIAMATE – “Ha chiamato qualcuno dalla società? Sì, ne abbiamo parlato. Mi hanno detto quello che è successo e avevo letto sui giornali”.
SCUDETTO – “Noi giochiamo partita per partita, siamo a 10 punti dal Napoli che gioca un grandissimo calcio ma la Juve non molla mai. Lotteremo fino alla fine”.
PRIMO GOL MONDIALE – “È stata una grande sensazione ma non abbiamo fatto risultato, quindi ora significa nulla. Dedica? Per la mia famiglia, che mi supporta tutti giorni, nel bene e nel male. Esultanza? Niente di personale, è una cosa mia. Se pensate sia una provocazione no, era solo per me. Voci? Una brutta cosa quelle voci… ma ovviamente non sono vere. Ne ho già parlato, non voglio tornarci”.
MONDIALE – “Abbiamo perso, andiamo a casa, le sensazioni non sono buone ma guardiamo avanti. A marzo torniamo in campo, dobbiamo provare a qualificarci all’Europeo. Rimpianto? Certo ma non vogliamo trovare scuse, questo fa parte del lavoro: se sei in campo è perché sei pronto. Non cercheremo scuse, è andata come è andata”.
CONDIZIONE – “Sto bene, il dolore è diminuito tanto ma è presente ancora. Mi sento molto meglio, la sostituzione è stata una scelta del mister. Non è stato facile ma sto bene. Mi aspetto sempre di più da me stesso, qui ero fuori da un mese e mezzo. È stata la mia prima da titolare da non so quanto…”.