

Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, ha parlato a DAZN e in conferenza stampa dopo la vittoria contro l’Inter. Le sue parole riportate da TMW: “C’è stata la qualità che ci ha contraddistinto: era stimolante perché avevamo davanti una finalista di Champions meritatamente. Poi l’Inter era l’unica che non avevamo ancora battuto, era importante per i numeri che rafforzano il nostro campionato”.
FUTURO – “La squadra non ha bisogno di nessuno, sa giocare ed è stata costruita bene dal presidente e da Giuntoli: hanno fatto inserimenti corretti e mirati. è un corpo unico e questo ha fatto la differenza. C’è cuore, qualità, sacrificio, l’autostima che fa la differenza: diventa facile con una squadra di questi valori. Poi ci sono quelli che hanno qualcosa in più che l’allenatore che non vorrebbe mai perdere, così come il capitano, Di Lorenzo. Io non sto aspettando niente, è tutto chiaro e definito: c’è soltanto da dirlo. Abbiamo convenuto con De Laurentiis di aspettare a dirlo: non so cosa manca, ma è tutto chiaro. Non inventatevi niente, è tutto definito: non c’è stata nessuna trattativa, l’abbiamo già detto. E’ tutto definito dopo quella cena, è tutto a posto. E’ un discorso che viene da lontano, stando dentro al lavoro dal mattino alla sera uno matura delle robe perché c’è da esibire questo spettacolo tutte le volte. Se non sei convinto di dargli tutto quello che merita questa piazza, è giusto fare dei ragionamenti. Si fanno dei ragionamenti e si arriva ad una conclusione e poi si va dritta. Non è che ci sia piovuta addosso”.
OSIMHEN – “L’esigenza è quella che lui faccia il centravanti che ha sempre fatto, corra dietro agli avversari e crei possibilità di passaggi per la squadra: si può arrabbiare, ma non è sempre colpa dell’allenatore che cambia. Essere la miglior difesa mette in evidenza Kim e Rrahmani oltre ai gol che abbiamo fatto: questa settimana Osimhen è stato influenzato, si è allenato a mezzo servizio, sabato mattina è andato a Roma per fare la patente e non c’era all’allenamento. Poi ci sono anche gli altri che hanno tirato la carretta, si può uscire per una volta a 25 minuti dalla fine: quando non c’era in Champions e Simeone ha fatto gol e ha dato battaglia? Non ce lo dimentichiamo. Ho sostituito anche Kvaratskhelia, era lì si stava stirando e ha rischiato di farsi male. Poi gli altri sono giocatori forti. Ma è la vostra convinzione che senza uno non si possa giocare”.
GAETANO – “E’ un giocatore forte, fortissimo: ve lo dico io, vedrete che carriera che farà. È entrato molto bene in partita, ha subito fatto vedere la sua qualità, di vedere le cose al contrario per trovare il compagno. Sul gol non era facile, giocando poco e con tutta l’emozione che c’è. Sono felice per lui, lo meritava. Anche in passato aveva avuto qualche occasione, ma non le aveva sfruttate”.
RRAHMANI E KIM – “Sono due che nel modo di interpretare calcio hanno nella testa che non hanno bisogno degli altri: ce la fanno da soli contro chiunque in metà campo”.
DI LORENZO – “Il gol di Di Lorenzo è un gol che ci si può aspettare da quelli come lui. Se uno sa di che pasta è fatto, si rende conto delle sue qualità e può fare di tutto. Giovanni è come un Frecciarossa, va sempre a 2000 all’ora, le soste sono fatte per poi ripartire più forte. È un calciatore senza tempo, senza ruolo, che può far tutto. È venuto ad abbracciarmi perchè siamo alla fine del campionato, in tutti gli allenamenti glielo chiedevo di venirmi ad abbracciare per fare un pochino di scena e mi ha accontentato”.