

“Sì, per vari motivi: mi sono preparato tantissimo per questa stagione”. Gio Simeone è rinato all’Hellas e ne parla oggi a La Gazzetta dello Sport: “Questo perché ho tanta fiducia in me stesso e nella mia squadra. Ho fiducia nell’idea e nell’identità del Verona, in cui mi rispecchio. Mi sembra di essere qui da una vita. Lavoriamo e pensiamo tutti allo stesso modo”.
RINASCITA – “Analizzo le mie partite e cerco di correggere i difetti. Poi guardo quelle delle altre squadre e annoto su un taccuino i movimenti dei difensori, le loro caratteristiche. Cerco la soluzione per superarli. Poi i portieri: parlo col prof Cataldi (il preparatore, ndr) che mi indica i loro punti deboli. E io scrivo sul taccuino. Ovvio, è sempre il mister che mi dice come giocare, io ci aggiungo qualcosa. Infine la meditazione, la faccio tutti i giorni. Ho diversi metodi, molti basati sulla respirazione. L’anno scorso mi sono un po’ perso. Quest’anno sto molto meglio fisicamente e mentalmente”.
GOL – “Al di là dei gol, è continuare a essere me, anche nelle difficoltà: con gol, assist giocando bene o male, ma sempre sul pezzo”.
CRESPO – “Papà qualche tempo fa mi passò al telefono Crespo che mi disse: “Sei fortissimo, ma devi essere più cattivo”. Ma io non sono così: lotto con onestà e rispetto e mi faccio rispettare. Ma non mi interessa essere cattivo in quel senso. Posso reagire, mai provocare”.