

Venti presenze in campionato, otto reti all’attivo, l’obiettivo doppia cifra in classifica marcatori che si avvicina. Gira e rigira la sua firma c’è sempre. Inconfondibile come i suoi gol. Fabio Quagliarella resta un asso vincente nonostante l’età e una maggiore concorrenza in attacco. Lo squillo da tre punti contro la Fiorentina va iscritto di diritto al capitolo gol pesanti. Tutto in sei minuti: l’ingresso in campo, l’assist di Candreva, la zampata decisiva. E tanti saluti a chi ha pensato che Fabio gol sia oramai ai titoli di coda della sua prestigiosa carriera. Forse non avrà più la brillantezza di un tempo, ma una cosa è certa: a 38 anni l’istinto killer sotto porta è quello dei giorni migliori. A gennaio poteva andare alla Juventus. Ha deciso di restare a Genova, una scelta netta, che nasconde una prospettiva inequivocabile: Quagliarella vuole essere ancora protagonista. In campo, nel suo regno, in area di rigore. Con Ranieri negli ultimi mesi la gestione è cambiata. Non è più il titolare sicuro. La certezza in attacco. Ma al netto di questi scenari che sono mutati, a prescindere dal minutaggio, in chiave fantacalcio l’attaccante della Sampdoria resta uno da mettere sempre. Anche a gara in corso può rivelarsi decisivo. Una versione part time che può essere comunque estremamente produttiva. In fondo il gol è la cosa che gli riesce meglio. Questione di feeling…