

A tutto Massimo Rastelli. L’allenatore del Cagliari esalta i suoi ragazzi in un’intervista a La Gazzetta dello Sport dal ritiro di Pejo: “Murru con me ha sempre giocato, quindi la polemica finisce qui. E’ stata una valutazione societaria che ha portato a una contropartita tecnica ed economica importante. E io i giovani li ho lanciati e li lancio, basti pensare a Barella, Deiola e ora Miangue che può darci una spinta maggiore, ha gamba e un gran piede. Cigarini arriva con un anno di ritardo. Lo volevo. Pensare che lo incontrai da calciatore quando lui era alla Samb. E’ completo, ha visione, personalità. Senza nulla togliere a Tachtsidis che voglio ringraziare”.
DUTTILITÀ – “Abbiamo subito delle goleade ma abbiamo aggiustato tanto. Andreolli ha esperienza e personalità. Affiancherà Pisacane che da centrale ha reso bene. E spero di recuperare al meglio Ceppitelli e Capuano che può adattarsi a sinistra. Isla a destra può darci molto, ora è integrato e Padoin è un jolly che posso usare dappertutto. Amo i calciatori duttili. Il calcio moderno è questo”.
BARELLA E JOAO – “Barella ha resistenza, corsa, è un Dunga con i piedi di Rui Costa. Un altro anno a Cagliari gli serve, poi sarà pronto per andare in una super squadra. Joao è forse il giocatore che ho capito di più, sono entrato nella sua testa. Deve essere il suo anno. Gli voglio bene, ma mi affeziono a tutti i miei calciatori. Con loro ho dialogo, parlo”.
BORRIELLO – “Sì, siamo passati dalle piccole frizioni alla stima. Vuole giocare sempre. E’ forte, su due tiri uno è gol. E’ innamorato di quel che fa, si interessa a tutto. È’ vero. Si vuole godere ogni momento, giusto che abbia altre ambizioni”.