

Gaston Ramirez può tornare in Serie A e al fantacalcio. Il trequartista – attualmente svincolato – in un’intervista a Il Secolo XIX ha aperto così a un suo ritorno alla Sampdoria, di cui si era parlato negli ultimi giorni: “È molto diverso da quello al quale ero abituato. Ma siccome sono un positivo, ha i suoi lati positivi. Ad esempio ho la fortuna di potere trascorrere molto più tempo con i miei bambini. Con la mia famiglia ci siamo fermati a vivere in Liguria, a Pieve e stiamo davvero bene. E poi mi alleno per farmi trovare pronto per quello che arriverà in futuro. Spero il prima possibile”.
CONDIZIONE – “Mi sento bene. Il lavoro che sto portando avanti è costruttivo. La mia sensazione è che non ci vorranno più di due settimane. Nei giorni scorsi avevo anche avuto un contatto con l’Entella, per vedere se potevo allenarmi con loro. Poi adesso qualcosa si potrebbe muovere per me, quindi preferisco aspettare”.
FERRERO – “Mi ha chiamato settimana scorsa. Spero che siamo a buon punto. Sto aspettando la telefonata finale. Se il presidente ritiene che io possa ancora dare qualcosa alla Sampdoria, sono qui”.
CONTRATTO – “Non penso ci siano problemi. A me basta giocare e guadagnarmi qualcosa sul campo. Giocando. Non ho chiesto nessuna garanzia, la garanzia sono io. Se mi proporrà un contratto fino a giugno? Va bene, sarà fino a giugno. Non c’è bisogno di parlare tanto”.
TRASFERIMENTO MANCATO – “Monza sì, ma c’è un problema sulla quota extracomunitari. Il Torino si era fatto vivo poi non più. Ho avuto anche altri contatti negli ultimi tempi, ma niente di approfondito. E poi ripeto, vorrei restare a giocare in Italia”.
D’AVERSA – “L’ho sentito, per un saluto. Niente di ufficiale”.
COMPAGNI – “Non ho mai smesso di sentirli. Mi sento benvoluto… si dice così? Da loro, dai tifosi della Sampdoria, da chi lavora in società, dall’ambiente. Ho trascorso quattro anni bellissimi con la maglia blucerchiata. Sono fiducioso, sempre. Da quando gioco a calcio ho sempre creduto in quello che stavo facendo. E ho dato il massimo. Sarei felicissimo di tornare. Poi c’è una parte delle vicende della vita che si può governare meno. Se devo tornare alla Sampdoria, tornerò. Altrimenti, non tornerò”.