

Paulo Sousa, allenatore della Salernitana, è intervenuto in conferenza stampa e a DAZN dopo il pareggio contro il Bologna, come riporta Tmw: “Devo fare i complimenti a Thiago Motta perchè sta portando idee nuove nel calcio italiano, grazie a lui anche noi allenatori possiamo crescere. Pressano di continuo, hanno buona mobilità e sanno occupare gli spazi in profondità e in ampiezza. I centrocampisti ci hanno messo in difficoltà, soprattutto nel primo tempo ci sono state delle fasi in cui abbiamo sofferto”.
CAMBI – “Con l’entrata di Piatek e Vilhena c’è stata maggiore intensità, voglio fare i complimenti a tutti i subentrati e a chi ha festeggiato dopo i due gol pur essendo rimasto in panchina. E’ quel tipo di mentalità che piace a me e che mi fa capire che siamo sulla strada giusta. Guardando anche le occasioni che abbiamo costruito possiamo dire che nel secondo tempo siamo stati particolarmente pericolosi, ho visto ottime combinazioni a ridosso dell’area di rigore avversario e non fai 14 tiri al Bologna per caso. Vorrei ricordare che hanno conquistato risultati importanti contro le prime della classe. Stiamo camminando insieme, c’è rammarico perchè avremmo potuto vincere. Resta la prestazione positiva”.
SALVEZZA – “Io penso alla salvezza, il nostro grande obiettivo è questo. Le mie idee di calcio sono chiare, io voglio che i calciatori scendano in campo per vincere. In casa e in trasferta. Solo così possiamo essere competitivi in A, in qualunque stadio e contro qualsiasi avversario. Stiamo lavorando in questa direzione dal primo giorno”.
ARBITRI – “Dopo le partite non voglio fare polemica con gli arbitri, l’allenatore è sempre una persona super passionale. Io devo spingere al massimo per il bene della mia squadra, io devo trascinare i ragazzi alla vittoria. Abbiamo il VAR, si deve sbagliare il meno possibile e solo così il lavoro della classe arbitrale sarà credibile. Io penso a parlare di calcio”.
SALERNITANA – “Parte delle mie idee sono condizionate. Io sono subentrato e devo pensare ai risultati. Ma se giochi bene ottieni risultati. I calciatori avevano bisogno di fiducia. Ho cercato di fare le cose nella maniera più semplice possibile. Vedere che Daniliuc sbagliava il primo passaggio però poi si caricava per indovinare il secondo mi fa capire che i ragazzi stanno capendo cosa voglio da loro. Abbiamo la capacità per essere più padroni delle partite, ma c’è la necessità di abbinare l’obbligo del risultato a concetti che fanno la differenza se vogliamo arrivare al traguardo”.
SQUADRA – “Molto soddisfatto, soprattutto di quelli entrati che hanno dato un passo importante contro una buona squadra come il Bologna che è moderna nel suo gioco. In dei momenti loro sono stati superiori, in altri noi. Con i cambi abbiamo portato intensità e qualità e abbiamo iniziato a spingere. Quando abbiamo fatto gol hanno spinto tutti e questo è lo spirito che serve. Non è arrivata la vittoria, ma siamo sulla strada giusta”.