

Riccardo Montolivo si sfoga. Dopo tanti mesi difficili, vissuti ai margini del Milan, l’ex capitano rossonero torna a parlare e, in un’intervista al Corriere dello Sport, annuncia l’addio al calcio e racconta tutta la sua amarezza: “Alla fine di tutto ho ricevuto anche i complimenti dell’allenatore (Gattuso, ndr). Ha aggiunto che lui al posto mio avrebbe fatto il pazzo. E io mi sono sentito preso in giro una volta di più. Prima dell’ultimo anno l’allenatore mi dice che farò parte del gruppo, pur perdendo la centralità. Accetto di rimettermi in gioco, sono all’ultimo anno di contratto. Poco prima della partenza per la tournée negli Stati Uniti, però, ricevo un sms dal team manager, l’ex arbitro Romeo: «Tu non vieni». Motivazioni e spiegazioni, zero”.
BONUCCI – “La fascia da capitano? Non fui io a consegnargliela. Mi dissero che Yonghong Li aveva deciso che la fascia sarebbe passata a uno dei nuovi. Io spiegai che lo trovavo ingiusto, che stavano commettendo un grosso errore. Feci i nomi di Bonaventura e Romagnoli. Niente, Bonucci”.
MERCATO – “Alcune squadre si fecero avanti, anche a gennaio, ma appena venivano informate del fatto che non giocavo da oltre un anno sparivano. Sia chiaro, io non ho mai rifiutato alcuna proposta. Ero pronto ad andarmene, sospetto però che qualcuno temesse che fossi rotto poiché non ci potevano essere altre spiegazioni palusibili. E invece stavo bene”.
RITIRO – “Potrei ripeterti che mi hanno condannato a smettere. E non ho avuto neppure la possibilità di salutare i tifosi dopo sette anni”.