

“Non abbiamo le caratteristiche a oggi per giocare con il doppio mediano, perché ne servirebbero quattro. A oggi non c’è Mati, non c’è Bertolacci”. Così Montella dopo il Chiasso sul possibile passaggio dei rossoneri al 4-2-3-1. La Gazzetta dello Sport oggi in edicola spiega nel dettaglio perché il Milan continuerà ad essere una squadra da 4-3-3: “Davanti alla difesa in effetti potrebbero giocare Kucka, Poli, Locatelli, forse Pasalic, più Bertolacci e Mati in recupero. Sosa, invece, in quel sistema di gioco sarebbe perfetto dietro la punta. La risposta di Montella però significa soprattutto che il Milan era, è e resterà una squadra da 4-3-3. Ha giocato sempre così, entrando nel gruppetto delle squadre di A conservatrici”.
Ad essere delusi – come scrive la rosea – diversi giocatori. “Tra i più intristiti, probabilmente, Honda, Sosa, Luiz Adriano e Lapadula. Il giapponese e l’argentino vivrebbero volentieri sulla trequarti. I due attaccanti invece hanno un problema con un nome e un cognome: Carlos Bacca. Nel 4-3-3 gioca una sola prima punta e il Milan lo ha fatto capire chiaramente: non sarà facile vedere due dei tre insieme dall’inizio. Per questo, anche se sembra strano, il recupero di Bertolacci e Mati può cambiare anche il loro anno”.