

Tutta la verità sul clamoroso dietrofront Lazovic-Marsiglia. La svela oggi La Gazzetta dello Sport, che torna a parlare del mancato trasferimento dell’esterno del Verona. “Più vicino all’Hellas che all’Olympique Marsiglia. Darko Lazovic, la settimana scorsa, aveva già un piede (e non soltanto in senso figurato, anzi) sull’aereo che avrebbe dovuto portarlo in Francia. L’accordo tra le società era ormai definito: l’ala serba avrebbe raggiunto, per 3 milioni, all’OM Igor Tudor, l’allenatore che l’ha guidato nella scorsa stagione in gialloblu e che l’ha richiesto, pronto a giocare in Ligue 1 e in Champions League. Dopo, però, l’improvviso stop.
Nel momento in cui il passaggio al Marsiglia di Lazovic è stato sul punto di realizzarsi, lo spogliatoio dell’Hellas si è agitato, il muro si è alzato. Per il Verona, stava per prendere corpo la cessione di uno dei “veterani” della squadra, riferimento in campo e nel gruppo dal 2019, 107 presenze, 8 gol e 21 assist all’attivo, protagonista di tre annate chiuse con la salvezza conquistata con largo anticipo, sempre posizionandosi nella colonna sinistra della classifica. Un’operazione che ha sollevato diverse perplessità nell’ambiente, che ha scatenato il malumore nella tifoseria, che sui social network si è accesa nelle critiche verso le scelte societarie. Tutto si è arenato anche perché nella trattativa era entrato Kevin Strootman, appena rientrato all’Olympique dal prestito al Cagliari. L’olandese ha uno stipendio elevato e l’intesa per sua ripartizione tra i club non è stata raggiunta. Lazovic, dunque, è rimasto all’Hellas e l’aereo che ha preso (questo sì sul serio) è stato quello che ha condotto il Verona in Germania, venerdì, per l’amichevole con l’Hoffenheim, disputata sabato alla PreZero Arena di Sinsheim, in cui ha giocato regolarmente per i primi 60’. Il Marsiglia ci riproverà, ma allo stato delle cose Lazovic è saldamente dell’Hellas”, spiega la rosea.