

Szczesny? “Per ora stiamo lavorando in quell’ottica…”. Così Beppe Marotta, amministratore delegato della Juventus, nella sede del club bianconero davanti alla stampa. Queste le sue dichiarazioni riportate da La Gazzetta dello Sport e da Tuttosport.
KEITA E BERNA – “Sono sicuro che Lotito non ha pronunciato quelle frasi («Marotta ha chiesto scusa per Keita», ndr) perché se le avesse dette sarebbero fesserie: conosco i regolamenti e mai mi sarei avvicinato a un giocatore di un altro club. Resta il discorso uguale a Donnarumma: quando il contratto è in scadenza c’è effervescenza nei giocatori. E c’è l’ attenzione che la Juve deve avere. Bernardeschi: un talento. Se la Juve c’è? Al momento no. Appartiene alla fascia dei talenti. Quelli che devono diventare campioni con il lavoro della società e dell’allenatore. Un po’ come ha fatto Dybala”.
RIVOLUZIONE SUL MERCATO – “No. Nella rosa ci saranno innesti di qualità, non comprimari. Poi dipende da chi va via, che siano – dico a caso – Cuadrado o Lemina o Sturaro… Ma gli asset più importanti non li vogliamo cedere, anche se dobbiamo confrontarci con club che offrono stipendi più alti”.
ALEX SANDRO – “Abbiamo ricevuto una proposta molto elevata (60 milioni, ndr) dal Chelsea. Abbiamo detto no. Ma riaffermo il principio di sempre: il giocatore è padrone di se stesso, e se vuole andare come successe per Pogba…”.
LITE DYBALA-BONUCCI – “Smentisco nel modo più assoluto, nessuna tensione fra i giocatori. Allegri dava sicurezza a tutti, io ero presente e posso testimoniare che non è successo nulla. Bonucci-Barzagli? Ma no, loro sono amici. Gli ultimi anni di Champions hanno comunque detto che la vera antagonista di un club come il Real che ha dato continuità, con un fatturato più elevato, che oggi ha la squadra più forte del mondo, è la Juventus”.