

Il tecnico del Verona Ivan Juric ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara con il Crotone annunciando alcune conferme di formazione e lanciando alcune stoccate alla dirigenza, proprio come dopo la gara con il Torino. Le sue parole riprese da TMW.
PANDUR – “Spero continui così, abbiamo un grande allenatore dei portieri, che ha fatto un grande lavoro con Marco in questi due anni. Sui portieri ho sempre lasciato molte responsabilità al responsabile dei portieri. È straconvinto che possa diventare un ottimo portiere: la cosa importante nella costruzione dei giocatori è come si allenano, come si curano, come accettano gli errori. Lui arriva per primo e va via per ultimo, l’altro giorno ha dato una sensazione molto positiva. Vediamo in queste partite se darà continuità alle prestazioni. Dopo queste partite faranno valutazioni su Ivor: se sarà già pronto e se si dovrà avere più pazienza”.
SILVESTRI – “Gli auguro il meglio perché se lo merita”. Parole che sanno di addio al Verona da parte del portiere…
KALINIC – “Ci fa giocare veramente bene, ha fatto un’ottima prestazione. Lui e Lasagna hanno fatto meglio rispetto a Udine”.
DIMARCO – “Mi toglie il sonno lavorare per le altre società. Non aveva mai giocato, abbiamo lavorato tanto su di lui, perderlo per poco o niente com’è successo con Pessina a me dispiace. Farlo giocare terzo è stata un po’ una pazzia, ha fatto anche i suoi errori all’inizio. L’azione del gol dell’altro giorno parte da lui. Quando fa bene la fase difensiva come terzo di porta tanta qualità, tanta superiorità numerica, tante scelte. Non può giocare quando trova attaccanti di stazza, che vanno dalla sua parte. Fede ci ha salvato, ci ha dato tantissimo. Poi l’altro giorno mi ha insultato, quando ha fatto gol ha tirato fuori il carattere. Quindi bene così”.
RUEGG – “È il mio unico rammarico. Ha giocato meno, ma per merito di Faraoni”.
ASSENZE – “Quest’anno abbiamo avuto pochissimo certi giocatori: Kalinic, Veloso, Benassi, Vieira, pezzi che potevano essere importanti”.
CETIN – “Perchè ha giocato poco? È una mia scelta tecnica. È un ragazzo fantastico, si allena bene, ma in quel ruolo ho tanti giocatori. È stato penalizzato da questa scelta tecnica”.
FUTURO – “Io, come l’anno scorso, voglio parlare con la società: in questo momento non l’abbiamo ancora fatto. È passato molto tempo, e il tempo per parlare di questi argomenti c’era. Quella sera eravamo a cena e abbiamo parlato di tutto, sicuramente non di pianificazione”.
RAPPORTO CON LA DIRIGENZA – “L’importante è essere chiari. Io alleno, poi posso dare dei consigli, ma le idee non partono da me. Io poi mi sono creato il film: che con il lavoro, con i miglioramenti, potessimo raggiungere questo grande sogno, che è l’Europa. Oggi è l’anniversario dello Scudetto, e il mio sogno era porta l’Hellas in Europa. Sono in grande difficoltà sulle domande sul futuro”.
ORGOGLIO – “In questo periodo penso di aver dato tutto me stesso per migliorare l’Hellas. Tutto quello che ho fatto è sempre stato esclusivamente per l’Hellas, non per Juric. E ultimamente sembro uno che rompe i coglioni: ma ce l’avete un po’ di orgoglio? Andiamo a migliorare, superiamo i limiti, proviamo a fare qualcosa di magnifico. Invece mi sembra di essere andato oltre con il mio entusiasmo, mi sembra forse meglio tornare nel mio benessere, perché io e la mia famiglia stiamo benissimo qua a Verona. Mi sono sentito un po’ incompreso in questo periodo: se qualcuno si è offeso sicuramente non era mia intenzione”.
INCOMPRESO – “Mi sono sentito un po’ incompreso in questo periodo: se qualcuno si è offeso sicuramente non era mia intenzione. Qui ho ricevuto tantissimo, l’ultima cosa che posso fare è rattristire qualcuno. Mi avete fatto tornare il sorriso, mi sono riscoperto. Questo è quello che sento in questo momento: ci sono tre partite, voglio restare nella parte sinistra della classifica, per prestigio e anche per una questione economica per la società. Fino alla fine farò così”.