

Ecco le parole di Vincenzo Italiano, allenatore della Fiorentina, ai microfoni di DAZN e Sky dopo la vittoria contro l’Empoli.
IGOR – “La fase di non possesso la stiamo facendo bene, stiamo subendo meno gol dell’andata. Qualche rischio lo dobbiamo correre ma è tutto per la crescita dei singoli, chi cresce da anche un contributo per il collettivo come Igor, Venuti, Torreira e Nico. Il difetto che aveva Igor era la poca concentrazione, adesso sta migliorando giorno dopo giorno perché se lui migliora questi difetti può diventare un giocatore di livello. Bravo lui, si sta ritagliando uno spazio importante e sono davvero contento”.
CASTROVILLI – “Segna poco? Torreira per esempio è un play ma ha già quattro gol, è una questione individuale. Si deve essere più esigenti con se stessi, adesso sta crescendo in maniera incredibile rispetto all’inizio. Deve capire che deve palleggiare da centrocampista, deve far bene tutte la fasi e sono contento della sua crescita”.
VLAHOVIC – “Stiamo parlando di un ragazzo del 2000 ma è un fenomeno dal punto di vista della fame, della cultura del lavoro e vuole diventare un campione. Sono convinto che avrà preparato bene la partita di stasera, farò il tifo per lui”.
TORREIRA – “Come senza di lui a Napoli (squalificato)? Detta tempi e ritmi, poi riempie bene l’area di rigore. Ma siamo tanti, Amrabat ha sempre risposto presente e quindi non ci saranno problemi”.
GONZALEZ – “In coppia con Venuti poteva creare più pericoli, finalmente dopo le nazionali vinciamo una partita importante anche se poteva fare di più. E’ un calciatore che sa fare l’attaccante vero: è fortissimo di testa, riempie sempre l’area di rigore. Ci ha permesso di vincere la partita ma deve iniziare a prendere più confidenza col gol… Dà sempre l’anima e non lesina una goccia di sudore”.
CASTROVILLI E CABRAL – “Gaetano è in grande crescita ma anche lui può fare più gol: è cruscotto fisicamente e ha fatto una gran partita. Cabral bene, tranne i primi 10’ in cui era teso. L’Empoli è una squadra difficile, l’ho visto venire in chiusura verso la fine. Mi è piaciuto”.
SOTTIL – “Se avessimo preso gol dopo il suo errore mi veniva un infarto…e non solo a me. Queste sono situazioni che determinano le partite”.