

I fantallenatori studiano, il momento dell’asta si avvicina sempre di più. E le variabili da considerare non sono poche, soprattutto per evitare il peggior nemico di tutti gli appassionati di fantacalcio: il turnover. Non ci sono solo le coppe europee a togliere energie preziose ai giocatori, ma anche le convocazioni nelle nazionali, soprattutto quelle sudamericane che prevedono lunghi voli intercontinentali. Quando i giocatori tornano dal Sudamerica al venerdì, spesso saltano la partita dopo. Indicazioni importanti sono arrivate già dalle prime chiamate per gli impegni di settembre.
– Jorge Sampaoli ha deciso di convocare Mauro Icardi come centravanti, lasciando invece a casa Gonzalo Higuain. “Scelta tecnica”. La nazionale sarà quindi un impegno costante per Maurito, che ormai è entrato nel giro della Seleccion.
– Il Pipita Higuain, non convocato, resterà ad allenarsi a Vinovo. E si farà trovare tirato per la ripresa della Serie A del 10 settembre. Ma è solo una “bocciatura” momentanea, perché a inizio stagione, come sempre, non è ancora in condizione. Tornerà.
– Papu, ora no. Gomez era stato convocato in nazionale a fine campionato, ma ora no. Non è un titolare dell’Argentina, sarà chiamato solo quando necessario. La nazionale non è quindi un pericolo eccessivo.
– Dybala, sempre presente. Per la Joya dovete considerare che sarà sempre convocato, quindi farà lunghi viaggi intercontinentali. In lista anche Fazio, non convocato ma solo perché è infortunato Biglia
– Alex Sandro e Douglas Costa, no. I due bianconeri non sono stati convocati per il Brasile, Tite li ha lasciati fuori. Restano in Italia e saranno quindi al top per il campionato, ma la scelta è solo momentanea.
– Vetrina Alisson, c’è Miranda. Nel Brasile ci sono comunque degli “italiani”. Per Miranda, sempre punto fermo del Brasile, la nazionale e i viaggi intercontinentali possono essere una preoccupazione per i fantallenatori. Alisson, essendo un portiere, non si stancherà particolarmente.
– Due gli “italiani” convocati anche dall’Uruguay: si tratta di Martin Caceres e Diego Laxalt. In particolare per Caceres può diventare un problema alla lunga, perché l’età avanza.