

Torna a parlare Gonzalo Higuain, a Sky Sport e in conferenza stampa. Così il Pipita, che salterà il Parma per squalifica, in vista del match di Europa League di domani: “La parola riscatto l’ho sentita spesso nella mia carriera. Io non mi devo riscattare e nemmeno il Milan. Quella di domani è una partita che dobbiamo vincere, dobbiamo fare una bella partita per fare un passo verso il passaggio del turno. Non mi piace stare fuori, voglio dare una mano alla squadra”.
SQUALIFICA – “Sono andato a spiegare le mie ragioni, ma non è servito. Hanno deciso così. L’espulsione? Ho sbagliato, ho chiesto scusa ma sono sicuro che non succederà più. Abbiamo un mese importante da qui alla fine del girone di andata. Tutti possono dire quello che vogliono, non credo sia giusto parlare di riscatto. Ho fatto uno sbaglio e da quello sbaglio ho imparato. Voglio dimostrare al Milan che non ha sbagliato ad investire su di me. Credo sia una cosa normale questa, lo fanno tutti i giocatori“.
MAL DI PANCIA – “Dicono che sto male e che sono incazzato. Ma tutti qui sanno che sto bene e che sono felice al Milan”.
IBRA – “Al mercato manca molto e poi dobbiamo pensare a domani. A chi arriva a gennaio ci pensa la società, la testa è al Dudelange. Normale che sia un grande giocatore, piace a tutti giocare con i big. Ma qui abbiamo anche un ragazzo che ha grandissimo futuro come Cutrone e voglio insegnargli tutto quello che so”.
AL MILAN – “Non ho ancora dato tutto quello che posso dare tra infortuni ed espulsione. Posso dare molto di più al Milan. Segnare è la cosa che mi piace fare di più. Cosa rappresenta per me il Milan? Più chiaro di quello che ha detto il mister su di me. Non ho mai pensato di lasciare, la mia testa è tutta sul Milan e non mi sento la stella. Sono uno in più di questo gruppo, uno che deve aiutare a raggiungere la Champions. La base dello scorso anno mi ha spinto a venire qui, speriamo di raggiungere entro Natale i nostri due obiettivi”.”.
CON GATTUSO – “Rapporto basato su rispetto e ottimi valori, una relazione aperta e di confronto su tutto ciò che pensiamo. Abbiamo caratteri simili in campo, per quello penso che lui riesca a capirmi di più. Ma tra di noi tutto è sano, va benissimo”.
VOTO – “Questo è un lavoro vostro, dei giornali. Io do tutto, aiuto la squadra e seguo il mister. Non sono una persona che si dà i voti, ma so quando faccio bene o faccio male. Posso però dimostrare molto di più ed imparare dagli errori fatti”.