

Un altro stop per Paul Pogba, l’ennesimo della sua stagione. Non trova pace il centrocampista francese, con i fantallenatori che ormai sono quasi rassegnati. Come Allegri del resto. La Gazzetta dello Sport ha parlato oggi del Polpo tra campo e futuro: “Ormai sembra diventata una maledizione: il Polpo si fa male, si cura, guarisce e quando è pronto a rientrare ecco che un altro intoppo lo stoppa di nuovo. Pogba non gioca una gara ufficiale dal 19 aprile con lo United. Ma che cosa è successo questa volta? In realtà non sembra niente di così grave: Paul ieri mattina è arrivato al campo lamentando un piccolo fastidio, gli esami hanno escluso lesioni e il ragazzo ha provato ad allenarsi però non si sentiva tranquillo, perciò si è deciso di tenerlo precauzionalmente a riposo. Senza intoppi dovrebbe recuperare in pochi giorni, magari potrebbe farcela già per la sfida di martedì prossimo con la Salernitana, però nessuno se la sente di azzardare previsioni, perché da luglio a oggi è stato un lungo e infinito calvario, fatto di cadute, illusioni e ricadute”.
FUTURO – “Morale: la Juventus non ha ancora mai avuto la sua stella dallo stipendio a doppia cifra, il giocatore più pagato della rosa e il più atteso. Quel 10 che la Signora gli ha restituito l’estate scorsa ormai è diventato solo un memento di quanto il Polpo guadagna a stagione. Un investimento che finora ha fruttato zero, tanto che già prima della fine dell’anno la vecchia dirigenza stava valutando la possibilità di togliere a Pogba i bonus di squadra, quelli che percepisce senza giocare. Al momento non risulta che il giocatore abbia intenzione di tagliarsi lo stipendio e se a giugno la Juventus volesse privarsene, sarebbe difficile trovare qualcuno disposto a garantirgli l’attuale ingaggio. Pogba ha un contratto fino al 2026, la società spera naturalmente che la quota di guai s’esaurisca tutta in questa stagione e che il centrocampista possa rientrare presto, ma se l’assenza dovesse protrarsi, gli stop ripetersi e lui giocare poco o niente nel 2022-23, a fine stagione il club potrebbe essere costretto a fare delle riflessioni sul futuro”.
QUANDO AL TOP – «Si fa fatica a mettere in moto una macchina che è stata ferma a lungo. I problemi di Pogba dipendono dal fatto che il motore si deve riassestare. Paul tra due-tre mesi magari sarà in condizioni ottimali. Da qui a fine stagione da lui mi aspetto il contributo di un giocatore che da aprile a oggi ha fatto solo 45 minuti con la Juve (l’amichevole col Chivas negli Usa, ndr) e poi si è fermato. Bisogna navigare a vista in questi casi, sapendo che da qui al termine dovremo sfruttarlo al meglio nei momenti in cui starà bene», le parole di Allegri ieri riportate dalla rosea sul Polpo. In particolare è interessante quella frase di Max sui tempi per averlo al meglio, vale il discorso che aveva fatto per Chiesa mesi fa.
FASTIDIO JUVE – “Il fastidio di Allegri è condiviso dal club. I medici della Juve spingevano per l’intervento immediato di meniscectomia, che forse avrebbe consentito al Polpo di avere qualche chance di andare al Mondiale. Pogba invece ha preferito aspettare, nella speranza di riuscire a risolvere il problema con le terapie, ma a inizio settembre si è dovuto rassegnare ad andare sotto i ferri, bruciando così un mese e mezzo. Intervento per cui è previsto uno stop di 45-60 giorni: 5 mesi dopo Paul è ancora in mezzo alle gallerie, col sospetto che il centrocampista sia arrivato a Torino con il ginocchio destro malandato“, chiosa il quotidiano.