

Controanalisi. José Luis Palomino non ci sta e La Gazzetta dello Sport aggiorna oggi sull’iter da seguire dopo la positività al test anti-doping. Ecco quanto evidenziato oggi dal quotidiano: “La strategia difensiva prende corpo. Josè Luis Palomino, risultato positivo (tracce di metabolita Clostebol) a un test antidoping a sorpresa effettuato all’inizio del ritiro dell’Atalanta (tra il 4 e il 6 luglio) da Nado Italia a Zingonia, ha chiesto l’effettuazione delle controanalisi. Il termine scadeva oggi, gli avvocati e il giocatore (che pure ieri si sono confrontati a lungo) hanno alla fine deciso per il sì anche per avere dati in più e quindi provare a contestualizzare l’accaduto con l’esame del referto A: le controanalisi verranno effettuate entro una settimana, con risultati attesi entro i successivi 15 giorni.
Tutta la partita si gioca sul quantitativo trovato: da quel dato poi gli avvocati avranno modo di studiare la difesa del ragazzo che continua a non darsi pace. In queste ore sta cercando di ricostruire cosa possa essere accaduto per risultare positivo al Clostebol metabolita. Se la positività verrà confermata dalle controanalisi o verrà ammesso un errore (statisticamente difficile) il difensore della Dea andrà a giudizio davanti al Tribunale nazionale antidoping a questo punto tra la fine di agosto e l’inizio di settembre. Rischia fino a due anni di squalifica, quattro se venisse accertata l’intenzionalità dell’assunzione. Ma la squalifica non è da considerarsi automatica”, si legge.