

Le condizioni degli infortunati e non solo. Così Rino Gattuso ha parlato in conferenza stampa verso la sfida contro la Lazio in programma domani all’Olimpico:
LA SQUADRA – “Ho visto la squadra viva, ha lavorato con grandissimo entusiasmo, anche i reduci dalle nazionali che di solito sono più scarichi. Era da un po’ che non vedevo così la squadra. Abbiamo tanti giocatori fuori ma non deve essere una scusa, dobbiamo dare tutti qualcosa in più. Giochiamo anche con tanti giocatori fuori ruolo, ma dobbiamo stringere i denti e migliorare la classifica”.
INFORTUNATI – “Per me Romagnoli e Musacchio si può provare ad averli a disposizione tra due o tre settimane, è una mia idea questa, anche parlando con loro e lo staff medico. Dobbiamo stare tranquilli. Da luglio a novembre siamo a 5 infortunati, gli anni scorsi erano di più. Certo che cerchiamo cosa c’è dietro ai problemi al polpaccio. Ricordate Romagnoli? In Spagna aveva riposato perché era a rischio infortunio, un fattore ci diceva questo. Poi si è fatto male in Nazionale, in corsettina, come Biglia. Caldara si è fatto male scattando, è l’unico, ma su un campo ancora diverso. Non lavoriamo mai in palestra sulle gambe, è una scelta, forse abbiamo sbagliato qualcosa, ma se parliamo di infortuni negli altri anni è successo anche di peggio”.
CALHANOGLU – “Hakan sta un po’ meglio, dopo se Calha mentalmente si metteva di traverso e non mi dava disponibilità non avrebbe giocato. Le sue prestazioni sono state anche colpa mia, a volte ha giocato al 50%. Anche per Kessie vale lo stesso discorso. Calha per le qualità che ha se non sta bene e ha male al piede destro si vede, è normale, ma adesso è tornato e sta un po’ meglio. Ora ci serve al massimo per la qualità che dà al Milan”.
HIGUAIN – “Bonucci aveva fatto una scelta ben precisa e me l’ha detto, per questo se n’è andato. Higuain via? Non me l’ha mai detto quando parliamo. Si parla di essere meno nervosi in partita e io questo tipo di consigli posso darglieli. Deve essere meno nervoso, ma mi suonano strani i titoli sui giornali. Col rapporto che abbiamo, se volesse cambiare aria me lo direbbe. In questo momento non c’è nulla di vero”.
IBRA – “Tante volte in campo ci siamo acchiappati, abbiamo due caratteri forti. Ringrazio per quello che ha detto, ad avercene di giocatori come Ibra, ma io ancora non ho vinto nulla”.
IBRA E HIGUAIN – Ibra non aveva altre proposte, non è che Milanello sta diventando un’area di parcheggio? “Che vuoi che ti risponda? Secondo me hai sbagliato un passaggio fondamentale. Quando dici che Ibrahimovic si propone. Forse anche no. Forse è stato cercato, forse ci sta pensando. Non è che è sicuro al 100% che venga. Il passaggio sbagliato è quando dici che si propone. A me dopo 13 anni di Milan è capitato che sono andato a Sion, dopo 3 giorni volevo smettere. Ero abituato a giocare in modo diverso, per me sono stati giorni difficili. Volevo smettere, poi sono rimasto. Ho abbassato pretese, voce, asticella a livello caratteriale e di corsa, ho capito chi avevo di fronte. Oggi questo aspetto non va sottovalutato. Questa non è una zona di parcheggio. Devi metterti a disposizione con tutte le caratteristiche che hai, Bonucci ne ha date tantissime, Higuain ne ha date tante e può migliorare sotto l’aspetto del nervosismo. Con la Juve sa come è stato trattato, sentiva la partita, ha sbagliato, poteva ragionare, ma è andata così. Il rigore? L’ha sbagliato Diego Armando Maradona, figurati se non può sbagliare Higuain. Deve leggere poco, ascoltare pochissimo dall’esterno e lavorare”.
CUTRONE – “Deve fare la sua partita, non deve sentire eccessiva responsabilità, deve fare il suo negli ultimi 16-20 metri e giocare tranquillo”.
SIMIC – “Può giocare anche domani. Abbiamo provato a 3 come avete scritto, ma anche a 4 e può trovare spazio. Dobbiamo metterlo in condizione di esprimersi al massimo”.
INFORTUNI – “Tanti sì, ma dietro più che altro, in difesa. Anche gli altri li hanno, ma noi li abbiamo tutti nello stesso reparto. Domani sono convinto che faremo una grandissima partita a Roma”.