

Ronaldo alla Juventus e non solo: Alessandro Del Piero dice tutto alla Gazzetta dello Sport. Queste le parole dell’ex numero 10 bianconero: “Anche se i meriti di un allenatore nelle vittorie di una squadra fossero superiori a quelli dei giocatori, non credo esista un tecnico più importante di CR7. E lo dico anche se penso che Zizou abbia fatto un lavoro straordinario, al di sopra di ogni aspettativa”.
ICARDI – “In Champions? Non parlerei di esame, ma di un nuovo livello della sua carriera. Se parliamo ancora di esami dopo i 20-21 anni per un calciatore, siamo fuori strada”.
STELLE – “Messi e Ronaldo daranno ancora tantissimo, soprattutto in Champions. Sono molto curioso di vedere Mbappè. Anche se credo che tutti ci stiamo dimenticando troppo in fretta di Dybala”.
RONALDO ALLA JUVE – “Ora o mai più in Champions? Tesi ardita, perché ci sono squadre forti almeno quanto la Juve. Pericolosa, perché le aspettative sono enormi e rischiano di schiacciarti. Verosimile, perché la Champions è il grande obiettivo. Aggiungo affascinante: questa voglia di gettare il cuore oltre l’ostacolo, che ha dimostrato la società con un progetto così ambizioso, mi piace moltissimo. Come i miei Lakers con LeBron James… Ronaldo è un campione straordinario e ha la mentalità che hanno solo i grandi dello sport. Saprà renderla contagiosa. Come ho preso inizialmente la notizia? Semplicemente non ci ho creduto. Pensavo fosse una bufala”.
DYBALA – “Dybala con Douglas Costa e Cristiano Ronaldo? Quando la squadra avrà trovato maggiore solidità, credo che Allegri oserà con una formazione spregiudicata, come due stagioni fa. Io continuo a dire che un giocatore come Dybala non può che diventare fondamentale”.
ANCORA RONALDO – “Devo dire che quello che mi ha coinvolto di più l’ha detto in onda: le considerazioni sulla mentalità vincente, sulla maniacalità nella preparazione e nell’allenamento, sulla capacità di porsi sempre nuovi obiettivi e di autogenerare motivazioni straordinarie. In quelle parole, in cui sinceramente mi sono ritrovato, c’è l’essenza dello sport. E spiegano perché i campioni hanno qualcosa di più. Cos’è la Juve? Lo scoprirà da solo, nella vita di tutti i giorni. Non solo a Torino. La Juve è dovunque, perché ha tifosi dappertutto. E scoprirà presto quale grande responsabilità e quale onore sia giocare con quella maglia”.
MARCHISIO – “So quello che prova, non c’è bisogno di molte parole. L’ho visto crescere e vorrei vederlo vincere ancora, anche se non più nella nostra squadra. Sono onorato che abbia scelto il numero 10 come omaggio nei miei confronti. E spero di andarlo a trovare a San Pietroburgo”.