

Tempo di sosta per le nazionali in Serie A, tempo di scambi al fantacalcio. Tanti i dubbi per chi deve decidere se continuare o meno a puntare sulle scelte fatte all’asta: ecco i nostri consigli su cosa fare con questi dieci giocatori.
CHI NON SCAMBIARE – Non ha il posto da titolare assicurato ogni domenica, ma Paulo Dybala si sta ritagliando un ruolo sempre più importante nella Juventus. Spesso decisivo dall’inizio o dalla panchina, potete tenerlo. Era partito alla grande Erick Pulgar nella Fiorentina, mentre nelle ultime settimane il suo rendimento è calato. Resta comunque un’ottima opzione per il centrocampo, col jolly dei rigori di cui tenere conto. È rigorista anche Mimmo Criscito, pronto a rientrare a pieno regime nel Genoa dopo l’infortunio. Si è finalmente sbloccato Manuel Lazzari, che dopo qualche mese di ambientamento nella Lazio è tornato ai livelli visti alla Spal e si sta rendendo pericoloso anche in zona assist. Ha fatto fatica nelle ultime settimane Edin Dzeko, costretto agli straordinari per via dei tanti infortuni della Roma, ma che potete tenere in rosa: presto tornerà a segnare.
CHI SCAMBIARE – Il novembre caldo che sta vivendo il Napoli porterà a dei cambiamenti anche sul mercato. Ci possono essere degli addii anche eccellenti già a gennaio, occhio a José Callejon: il suo rendimento è sceso rispetto agli ultimi anni, potete pensare di cederlo di fronte a una buona offerta. Sta rendendo meno del previsto anche Diego Godin, arrivato per essere il leader della difesa dell’Inter e invece spesso in panchina. Una delusione dal mercato è, fino a questo momento, Simone Verdi per il Torino. Tanti fantallenatori lo hanno preso all’asta sperando tornasse quello ammirato a Bologna, i primi mesi raccontano tutt’altro: si può sacrificare in qualche scambio. Sta deludendo Federico Bernardeschi, spesso in campo nella Juventus ma ancora a quota zero a livello di gol e assist. Ne ha segnato solo uno Fabio Quagliarella, che sembra sempre più un lontano parente del capocannoniere dello scorso anno: pensare di scambiarlo non è lesa maestà.