

Rafael Leao è cambiato da quando il Milan è passato alla difesa a 3. Oggi La Gazzetta dello Sport si focalizza sul rendimento del portoghese nelle ultime uscite dei rossoneri di Stefano Pioli: “Quando Rafa Leao entra in campo per il riscaldamento sembra distante, freddo: è nella sua indole, prima gli succedeva di avvicinarsi alla porta e scaldarsi all’improvviso e ora no. Rafa pare svagato, slegato dalla squadra: un tempo gli succedeva di riconciliarsi al gruppo in un attimo, con un’accelerata delle sue. Oggi sprinta meno e quasi mai giunge a destinazione. C’è stata una partita in cui Leao era entrato in campo palleggiando con il chewing-gum, per poi trattare la palla con la stessa leggerezza. Oggi la responsabilità sembra frenarlo, il pallone tra i piedi un peso. Rafa è sempre lo stesso, ma qualcosa è cambiato: di sicuro il sistema di gioco. C’è un Leao a.c. (avanti cambio modulo) e un Leao p.c. (post cambio modulo).
I numeri lo certificano: dal 5 febbraio a oggi, data del derby ed esordio del nuovo sistema, Leao ha ridotto la media dei tiri nello specchio (da 0,74 a 0,57), dei tiri totali (da 2,89 a 2,43) e soprattutto dei gol (da 9 in 27 partite a 0 in 7 uscite complessive: l’ultimo risale al 14 gennaio scorso a Lecce). Rafa è oggettivamente meno coinvolto nel gioco di squadra: è scesa la media assist (da 0,26 a 0,14), quella dei passaggi totali (da 20,33 a 18,43) e dei passaggi riusciti (da 15,74 a 13)”, spiega la rosea.