

Domenico Berardi (oggi – da report Sassuolo – ha lavorato a parte con Satalino e Djuricic) e non solo. L’allenatore del Sassuolo Alessio Dionisi ha parlato così in conferenza stampa a due giorni dalla Lazio (sabato alle 18): “Chi è rimasto qui ha avuto continuità di allenamenti, ha potuto preparare meglio la partita. Qualcuno è ritornato più carico, altri meno e lo dico da italiano”.
BERARDI – “Domenico oggi si è allenato a parte, vediamo domani. Mi tengo la giornata di domani per prendere tante decisioni. Spero di recuperare Berardi al 100% ma non lo so ancora, perché oggi ha lavorato a parte. A prescindere da lui, se ci sarà o meno, il sistema di gioco potrebbe essere lo stesso. Con Domenico o senza”.
BERARDI IN NAZIONALE – “Se parlano tanto di Berardi vuol dire che hanno grandi aspettative. Se ha avuto le occasioni è perché se le è create. Domenico va elogiato per quello che sta dando. Poi in una partita secca possono succedere tante cose. Ma ha dimostrato quello che sa fare, poi io lo conosco bene. Per età è il terzo giocatore più giovane ad aver raggiunto i 100 gol in Serie A, dopo Gilardino e Baggio e prima di Totti. Dobbiamo ricordare anche queste cose”.
TRAORÉ – “La sua testa è cambiata e spero che rimanga tale. Si è reso conto che può fare la differenza nella sua carriera se migliora a livello mentale. Le qualità sono indiscusse e gliele riconoscono tutti ma quello che poteva dare io non l’avevo mai visto davvero fino a dicembre, da quel momento ho visto un giocatore diverso. Che voleva guadagnarsi le cose e non pretenderle. Lui, pur essendo giovane, ha già un buon trascorso e spero che questa lezione possa servirgli. Giocatori con qualità ce ne sono tanti ma quelli che riescono ad andare oltre non sono tutti: per fare la Serie A ci vogliono delle qualità, per la B ce ne vogliono altre. Il calcio è uno sport molto competitivo, per emergere e confermarti non bastano solo quelle. Pochissimi ci riescono. Junior in questo è cresciuto. Stiamo parlando di pochi mesi, quindi dovrà confermare questo suo momento per dire di essere cambiato. È scattato qualcosa. C’è il merito di tante componenti? Può darsi. Io ho parlato tanto con Junior, ma come faccio con tutti i ragazzi. Un allenatore deve essere credibile con tutti perché non posso trascurare la crescita di tanti per un singolo. Dopo lo sfogo di Torino poteva succedere altro, da parte di tutto l’ambiente, ma il primo a capire la situazione è stato lui e di conseguenza anche noi lo abbiamo gestito in maniera diversa”, ha detto a Fanpage.
SCAMACCA E FRATTESI – “Scamacca e Frattesi da big? Hanno delle qualità? Assolutamente sì. Stanno facendo bene? Altrettanto vero. Io credo che serva di più. Esperienza non ne hanno, entusiasmo tantissimo e qualità anche: se possono bastare, allora sì. Ma non sta a me dirlo, io sono l’allenatore del Sassuolo e me li tengo stretti, come tutti gli altri. Stanno facendo molto bene perché stanno giocando con continuità, la squadra sta facendo bene: merito loro e dei compagni che li mettono nelle condizioni giuste. Se saranno all’altezza di altri palcoscenici non sta a me dirlo perché per me sono all’altezza del Sassuolo. Per quello che stanno facendo ci sta che delle società li possano notare ma, all’atto pratico, non so che interesse ci sia intorno ai due ragazzi”.