

Federico Bonazzoli è stato ospite di DAZN rilasciando un’intervista in cui ha parlato dell’obiettivo salvezza della Salernitana e del suo rapporto con il fantacalcio.
FANTACALCIO – “Io non lo faccio perché ho i miei pensieri ma capisco che in Italia ci sia questa ‘malattia’. Io ogni domenica spero di fare contenti i miei fantallenatori. Mi fermano per strada per chiedermi di farli vincere al fantacalcio”.
SCOMMESSA – “Fare più gol di Joao Pedro? La bacchetta magica non ce l’ho però ringrazio per la fiducia di chi ha scommesso su di me, poi ci devo provare perché devo regalare alla gente queste emozioni”.
COMPAGNI – “Siamo un gruppo eccezionale di ragazzi per bene. Mi lega un’amicizia con Simone Verdi perché eravamo già stati compagni al Torino. Con lui un’amicizia particolare perché io sono ospite spesso a casa sua. Già dall’anno scorso abbiamo ostruito un rapporto che va oltre il campo”.
DJURIC – “E’ molto simpatico, anche Ribery è un personaggio che ci fa morire dal ridere”.
RIBERY – “E’ uno dei giocatori più grandi nella storia del calcio. E’ un campione, un fuoriclasse. Mi ha stupito che alla sua età ogni giorno cerca di migliorarsi, mi ha stupito la sua umiltà, il suo spirito di sacrificio. E’ un esempio per me e per i miei compagni. Non capita tutti i giorni di giocarci insieme. Fuori dal campo è un ragazzo normalissimo, che ama ridere e scherzare con i compagni. Un po’ lo prendiamo in giro per le sue tute”.
RABONA – “La rabona contro il Milan? Forse perché avevo segnato prima in rovesciata ed ero su di giri, ho avuto la bravura e fortuna di rubare palla a Maignan e la palla mi è rimasta in una posizione particolare. Dato che sono mancino e non avevo il passo giusto per calciare di destro, in quella frazione di secondo ho deciso di calciare in rabona con il sinistro. Ci ho provato. E’ un lampo che mi è venuto, non ci provo in allenamento”.
PLAYSTATION – “Io, Zaza e Baselli giochiamo sempre alla Playstation. Tutti i giorni facciamo 4-5-6 ore a giuocare online. Oltre a giocare, ridiamo e scherziamo insieme così ci teniamo compagnia a vicenda”.
ESULTANZA – “Nasce dalla Playstation perché la mia esultanza nasce dal fatto che due anni alla Sampdoria giocavo a Call of Duty e per scherzare avevamo deciso che se avessi segnato la domenica avrei fatto il gesto delle pistole”.
IBRAHIMOVIC – “Il mio idolo è sempre stato Ibrahimovic. Ogni tanto che mi capita anche adesso che guardo una sua partita e analizzo le sue giocate per provare a ripeterle in allenamento. Non ho avuto l’occasione di conoscerlo”.
OBIETTIVO – “Oltre alla Nazionale, che è più di un sogno, quando vedo una partita di Champions League ancora mi vengono i brividi. Non so se succederà mai ma è un obiettivo per cui continuo a lavorare. Sarebbe un sogno ascoltare la musica della Champions League”.
MAGLIA – “Non le colleziono ma mi piace scambiarle con giocatori con cui sono amico, come ad esempio con Barella e Calabria, oppure con i miei ex compagni di squadra”.
SCUDETTO – “Da tifoso interista dico che l’Inter sia la squadra più attrezzata. Le prime tre insieme alla Juventus si contenderanno il titolo ma alla fine credo che l’Inter vincerà”:
DIFENSORE – “Il più forte che abbia mai incontrato? Il primo è Chiellini perché è molto forte, è bello giocarci contro perché oltre all’aspetto fisico lui è molto corretto. Le botte si danno e si prendono. Il secondo è Koulibaly perché mi ha impressionato”.
ATTACCANTE – “Chi mi ha impressionato di più? Vlahovic mi ha stupito, è un super attaccante. Gli ruberei la sua fame, ogni volta che gioca un pallone sembra che sia l’ultima per la cattiveria che ci mette. Il secondo è Immobile perché in questi anni sta dimostrando che ha raggiunto livelli al pari dei primi al mondo, non lo dico ma lo dicono i numeri. A lui ruberei la sua continuità”.
ARECHI – “Cosa si prova a segnare all’Arechi? Non so se riesco a trovare le parole giuste, certe emozioni devi provarle più che spiegarle. Fare gol sotto la curva è una cosa bellissima, vedi tutta la gente che viene giù e quasi entra in campo. E’ una delle emozioni più belle che ho provato nella mia vita”.
SALVEZZA – “Noi ci crediamo, dobbiamo recuperare due partite e se dovessimo vincerle siamo aggrappati. Noi dobbiamo fare qualcosa di straordinario per noi, per i tifosi e per la città. Non è facile ma dobbiamo provarci”.
GOL – “Per un attaccante quando riesci a segnare è come se tu avessi una maglia e riesci a fare cose che prima non pensavi neanche di fare. Cambia qualcosa a livello di testa. Da gennaio penso che per me e per la squadra sono cambiate diverse cose e abbiamo intrapreso un percorso con l’obiettivo finale di ottenere la salvezza. Cosa sia cambiato in me non lo so, abbiamo preso coscienza che ce la possiamo giocare con tutti. Non abbiamo nulla da perdere per cui ogni domenica dobbiamo mettere in campo tutto”.
ROVESCIATA – “Mi allenavo in casa sul divano. E’ una cosa che da bambino mi è sempre venuta naturale, faccio meno fatica a colpire un cross in rovesciata che di testa. Quando vedo la palla che arriva dalle spalle, mi viene naturale tentare una rovesciata”.
FUTURO – “Restare anche in Serie B? Non posso rispondere perché in primis non mi pongo la domanda perché crediamo nella salvezza e poi perché possono succedere ancora un sacco di cose. Dobbiamo pensare solamente partita dopo partita in questo momento”.