

Carlo Ancelotti ha salutato il Napoli, al suo posto è arrivato Gattuso. Un addio tormentato, dove si è letto e sentito di tutto. Alcune cose, però, non sono andate giù all’allenatore: “Carlo Ancelotti alcune cose fatica a digerirle – scrive La Gazzetta dello Sport -. Innanzitutto le critiche allo staff, in particolare al figlio Davide che è stato il suo vice anche al Real (dove ha vinto una Champions League) e al Bayern (dove ha conquistato la Bundesliga), e al genero Mino Fulco, che lavora con lui dai tempi di Madrid con il ruolo di nutrizionista. Al di là dei meriti professionali dei due (chiedere a campioni come Cristiano Ronaldo, Sergio Ramos, Marcelo o Lewandowski), a Carletto dà fastidio, per principio, che gli uomini siano giudicati sulla base della parentela e non delle capacità.
L’altra vicenda che Ancelotti, pur avendo uno stomaco allenato, non ha mandato giù riguarda il rapporto con i giocatori. Con alcuni di loro soltanto qualche normale discussione, ma il rispetto reciproco non è mai venuto meno, tanto che, da Manolas a Allan, da Milik a Di Lorenzo, da Elmas a Insigne, tutti lo hanno salutato con parole dolci. Il feeling con la squadra è sempre stato il punto fermo del metodo-Ancelotti e non gli va che su questo aspetto vengano gettate ombre. Anche perché è evidente che i problemi sono nati quando il presidente De Laurentiis, scavalcando l’allenatore e non consultandosi con lui che ha, per contratto la responsabilità tecnica e gestionale del gruppo, ha deciso di spedire la squadra in ritiro. Come si può fare una simile mossa senza pensare che ci saranno contraccolpi? I mancati rinnovi contrattuali di Callejon e Mertens, con relative parole non proprio concilianti di De Laurentiis («Se qualcuno vuole andare a fare le marchette in Cina perché strapagato, per vivere due o tre anni di m., è un suo problema»), i prolungamenti annunciati, discussi e mai concretizzati di Zielinski, Milik e altri, hanno fatto il resto. Inevitabile la spaccatura all’interno dello spogliatoio, e nemmeno il mago Houdini sarebbe riuscito a rimettere insieme i cocci”.