

“Douglas Costa — dice Massimiliano Allegri dopo la gara con l’Atalanta — ha spaccato la partita: è partito largo, poi nel secondo tempo è andato a giocare tra le linee, bravo nel rientrare quando serviva ed è diventato devastante perché in superiorità numerica a metà campo ha aperto la gara”. Lo chiamano Flash perché è veloce come un lampo: lui stesso si era rasato una saetta su un lato della testa. E il soprannome è più azzeccato che mai secondo La Gazzetta dello Sport: “squarcia le gare, accelera e decelera, fa quasi tutto col sinistro e protegge la palla come pochi, esce da un cespuglio fatto da tre avversari, o gli fai fallo o lo perdi. Per lui, ieri sera, anche una traversa cercando l’angolo più lontano. Lui che ha una bussola tatuata sulla pelle, che ha segnato il suo primo gol decisivo in maglia-Juve contro il Torino il 3 gennaio in Coppa Italia e che ieri è stato il top per dribbling positivi (il 100%): del resto, ha sempre la spina attaccata. Perché DC significa anche «Direct Current». Corrente continua. Attenti alla scossa”.